Dopo due anni di pandemia e compleanni in ristrettezza, per i miei 35 anni mi sono messa in testa di fare una festa come si deve, a “tema” autunnale.
Dopo lunghe valutazioni ho optato per un buffet fatto in casa ed allestito qui in laboratorio: semplice ed efficace mi dicevo.
Ovviamente no: sono riuscita ad esaurirmi molto più del necessario, tanto per cambiare, ma mi è servito per individuare quelle poche cose che sarebbero bastate quasi da sole e che – a conti fatti – hanno funzionato di più.
Ho deciso di raccoglierle in questo articolo per assistere chiunque volesse cimentarsi in una simile impresa, nella speranza di evitarvi sbattimenti inutili, oltre a darvi la possibilità di rimediare ad un piccolo ma clamoroso fallimento culinario.
Disclaimer: nulla di tutto ciò è concepito in maniera professionale, né pensato inizialmente per farne un articolo, ma solo per trascorrere una serata piacevole tra amici, e va quindi preso per la soluzione casalinga che è.

Cominciamo dall’allestimento.
Come potrete immaginare tovagliati ed oggetti di scena qui non mancano di certo, ma per questo risultato è servito davvero poco:
Il cassetto fa parte di uno dei miei salvataggi tra i cassonetti, e poi cornice, gabbietta e ombrellino sono stati collezionati nel tempo in qualche negozio di articoli per la casa; infine le tre piccole zucche provengono dal supermercato in cui ho fatto la spesa per il resto del buffet.
Durante la mia passeggiata mattutina con il cane, invece, armata di busta e forbicioni, ho raccolto cime di canne, rami di bacche e foglie secche che, posizionate in pochi punti strategici, hanno fatto tutto il resto. Devo dire che questo è stato senza dubbio il mio dettaglio preferito.


Per il menù, invece, vi riporto i piatti che si sono attirati più complimenti: di alcuni vi linko la ricetta di riferimento con eventuali variazioni, e di altri vi dovrete invece accontentare delle mie spiegazioni ad occhio perché in genere ai fornelli io procedo molto a sentimento.
1) Torta rustica con patate, funghi, provola e speck:
Le torte rustiche sono il mio cavallo di battaglia perché basta davvero poco per tirare fuori qualcosa di gustoso e soddisfacente, e questo caso non ha fatto eccezione.
Ho lessato 5/6 patate, le ho pelate, schiacciate e condite con olio, sale ed abbondante prezzemolo.
Poi ho pulito e tagliato due vaschette di funghi champignon, li ho spadellati con uno spicchietto d’aglio tagliato a fettine sottili e li ho insaporiti con un dado vegetale.
Ho unito poi i funghi con le patate, tagliato a dadini una scamorza affumicata ed a striscette un paio di vaschette di speck già affettato.
Girando e mescolando il tutto ho aggiustato di sapore aggiungendo olio di oliva ed eventualmente altro sale o prezzemolo.
In una teglia ho steso una confezione di pasta brisee già pronta, l’ho riempita al centro con il nostro condimento, ho coperto il tutto con un secondo strato di brisée ed ho arricciato i bordi su se stessi creando un cornicione tutto intorno per chiudere.
Una volta bucherellata la superficie con la forchetta basta infornare a 180/200 gradi finché la pasta non sarà dorata.
(Nella foto che segue in realtà si vede la versione con la pasta per la pizza, che è stata pure cotta un po’ troppo, l’altra è finita prima di essere fotografata )

2) Frittata di zucca
Altra cosa con cui è difficile sbagliare sono le frittate, ci si può mettere dentro davvero qualsiasi cosa.
Per fare questa ho tagliato un grosso spicchio di zucca a cubetti e l’ho spadellata con olio, sale, origano e semi di finocchio.
A parte ho sbattuto 6 o 7 uova con un pizzico di sale ed abbondante pepe, ed ho versato il tutto nella padella della zucca, una volta che quest’ultima è risultata sufficientemente cotta.
Una volta tirata fuori, poi, una spolverata di parmigiano, aspettiamo che si freddi et voilà! Super gustosa.
3) Il fallimento culinario: la ciambella di zucca salata.
Non ho trovato il lievito giusto, ho cambiato il tipo di formaggio… Insomma è venuta fuori una cosa che poteva essere mangiabile solo non sapendo che sapore e consistenza avrebbe dovuto avere.
Vi lascio la ricetta qui, perché potete star certi che ci proverò di nuovo, ma se nel frattempo ci riuscite voi fatemi sapere com’è
Unica perplessità: secondo me c’è davvero troppa poca zucca perché si senta, potrei tentare una modifica sulle proporzioni.
https://www.ricettedalmondo.
Edit: è stata successivamente recuperata stendendoci sopra abbondante zucca cotta in padella e ripassando tutto al forno. Decisamente salvata dal fallimento totale.


4) Spiedini di frutta di stagione.
Fin troppo facile no?
Basta infilzare dadini o spicchietti di pera, melone bianco, cachi e uva. Io ovviamente ho voluto strafare e ci ho messo anche le castagne.
Ora non so se qualcuno di voi l’abbia mai provato: ma sbucciare le castagne bollite senza frantumarle o ustionarsi le dita è un’impresa degna di Squid Game. Ci abbiamo provato in quattro a più riprese ed abbiamo ottenuto forse una decina di castagne utilizzabili. Il resto è finito nella ricetta successiva.
Consiglio l’acquisto di castagne già cotte e sgusciate: il risultato era effettivamente molto sfizioso.
5) Il salame di cioccolato.
Un classico, facilissimo. Io l’ho fatto ancora più facile perché in tutte le ricette che ho trovato in giro era presente una parte di cioccolato fondente o al latte, oppure le uova, e quasi sempre del rum.
Io ho usato esclusivamente cacao amaro, zucchero, burro, biscotti tipo oro Saiwa ed ovviamente le castagne sbriciolate.
Lasciato riposare una notte si è insaporito per bene mantenendo un sentore di cacao amaro che personalmente apprezzo molto, ed i commensali sono stati tutti d’accordo.
Per le dosi mi sono ispirata a questa ricetta qui:
https://www.buonissimo.it/


6) Il vin brulé.
Le temperature erano obiettivamente ancora alte, ma quel profumo per tutta la stanza ha fatto buona parte dell’atmosfera. Purtroppo ho dovuto rivisitare anche questo perché in tutta la città non sono riuscita a reperire né anice stellato né bacche di ginepro ( cose che tra l’altro di solito ho in casa, ma ovviamente stavolta no) e le ho sostituite quindi con un po’ di anice normale e semi di finocchio.
Probabilmente il vino che ho comprato era troppo leggero, perché con quella quantità di zucchero era venuto DOLCISSIMO e l’ho dovuto successivamente correggere. Suggerisco quindi di mettere prima la metà dello zucchero ed aggiungere il resto solo previo assaggio di controllo.
Per mantenerlo caldo tutta la sera ho posizionato il pentolone su un fornelletto da campeggio, dettaglio super efficace, e vi ho lasciato a bagno un mestolo per servirlo nei bicchieri di carta rinforzata (non era così bollente da sciogliere quelli di plastica, ma meglio farci attenzione).
Ricetta qui: https://ricette.
7) Questa non è una ricetta, ma uno spunto: io non amo le bibite gassate, né tantomeno i buffet con sopra le bottiglie di plastica, perciò ho acquistato succhi di frutta al melograno, limone e lime ed ai frutti di bosco e li ho serviti in bottiglie e caraffe di vetro. Anche questi sono stati super graditi ed hanno fatto la loro scena, pur essendo semplici succhi del supermercato. Sicuramente da ripetere.

Altro dettaglio semplicissimo ma gradito è l’allestimento di un angolo per le tisane. In realtà non è stato molto sfruttato, ma posizionare un bollitore vicino ad una bella scatola di infusi non costa nulla e fa sentire le persone più coccolate ( a fine serata, con le ultime chiacchiere ci stava proprio bene)
La portata che ha riscosso più apprezzamento di tutte è stata senza dubbio il tiramisù di mia madre. Io non lo so perché venga così buono: forse per l’equilibrio tra le dosi che permette di sentire tutti gli ingredienti senza che un sapore sovrasti l’altro… Fatto sta che non vi riporterò la ricetta: segreto di famiglia.
Spero che questo resoconto sia d’ispirazione per qualche riuscita serata in allegria. Io adoro accogliere amici, cucinare ed allestire per gli ospiti ma poi mi stanco talmente tanto che finisco per ripropormi di non farlo mai più
Magari l’anno prossimo replicherò lo stesso schema senza tutti gli eccessi e gli sbattimenti inutili che ho aggiunto di contorno e che mi hanno fatto girare come una trottola per giorni, spendere una buona parte di budget per cose che mi sarei potuta risparmiare e stancarmi molto più del necessario. Ma io sono una bilancia, ed anche se non credo molto nell’oroscopo so già che difficilmente imparerò questa lezione
Confido quindi in voi!
Un abbraccio e buona festa,
Noemi
1 Comment
[…] il buffet del mio compleanno e che nel frattempo erano essiccati (ricordate? ne ho parlato in questo […]
Comments are closed for this article!